PUBBLICITÀ
Quando parliamo di linguaggio informale, osserviamo alcune espressioni che sono già entrate nel nostro vocabolario, tutto sembra molto automatico. Ma ci siamo mai soffermati a pensare all’origine di queste parole?
Diamo un'occhiata a un'espressione molto popolare e comune al giorno d'oggi ''Tenere in mano una candela'' o ''tenere la candela''
PUBBLICITÀ
Ebbene, questa espressione "tenere in mano una candela" risale agli inizi storici, quando non esistevano ancora le lampade e la principale fonte di illuminazione erano le candele. Abitudine comune all'epoca, schiavi e operai erano soliti tenere in mano delle lampade per illuminare l'ambiente dove i loro padroni svolgevano qualche tipo di attività.
Nei teatri i ragazzi erano soliti tenere in mano delle candele per illuminare la scena, ma era nell'oscuro periodo medievale che tali servitori avevano una missione che potremmo definire insolita. Avevano l'obbligo di tenere delle candele per illuminare l'ambiente in cui si trovavano i loro padroni e capi mentre avevano rapporti sessuali con le loro donne, ma dovevano voltare le spalle per mantenere la privacy ma potevano comunque sentire tutti i gemiti e i grugniti dell'atto. Da qui l'espressione conosciuta e usata fino ai giorni nostri ''tenendo la candela''. Dopo l'invenzione dell'elettricità questa abitudine cadde in disuso.
Un altro esempio di ""gergo'' e l'espressione oggi molto comune come ''Coroa'', termine usato per indicare generalmente le persone di età superiore ai 40 anni. Questa espressione viene dal latino.
PUBBLICITÀ
Il linguaggio di Internet ha un passato storico, lo sapevi?
Con l'avvento della tecnologia, le abbreviazioni hanno iniziato a guadagnare molto più spazio nella nostra vita quotidiana quando si parla di Internet.
Ma sapevate che questa pratica attualmente diffusa risale a tempi antichissimi?
Nei primi secoli della storia brasiliana, era comune abbreviare i documenti, e alcuni dei fattori che contribuirono al verificarsi di questa pratica furono: la mancanza di risorse per acquisire materiali, come vernici, carta e piume, in gran parte dovuta alla grande distanza tra Brasile e Portogallo e, naturalmente, l'assenza di un sistema ortografico ufficiale per la lingua portoghese.
Da qui la praticità di abbreviare parole scritte a mano.
Anche dopo la comparsa dei primi documenti stampati, sempre nel XVII secolo, con l'arrivo della famiglia reale portoghese, le abbreviazioni non cessarono di esistere, a causa dei prezzi elevati dei materiali utilizzati nella stampa.
Diamo un'occhiata ad alcuni esempi di abbreviazioni designate all'epoca:
X – Questa lettera, nella sua forma maiuscola, veniva usata per designare ''Cristo''.
7.bro e 8bro – Queste abbreviazioni venivano usate per scrivere i nomi dei mesi di settembre e ottobre, molto simili al modello attuale che si trova nelle chat room.
Vm – Oggi è molto comune usare ''vc'' per abbreviarti, e a quei tempi era per designare ''tua grazia''.
Onra e Sora – Abbreviazioni per signora.
Attualmente un buon esempio di abbreviazione ampiamente utilizzata nella corrispondenza è il termine Cia, Ltda (abbreviazione di società a responsabilità limitata).
Oggi abbiamo l'ABNT (Associazione Brasiliana delle Norme Tecniche), l'ente responsabile della standardizzazione delle abbreviazioni nei testi ufficiali.
Come abbiamo accennato, si tratta di un argomento che genera molte controversie tra la gente, secondo uno studio realizzato dalla ricercatrice Carla Jeanny Fusca, dell'Universidade Estadual Paulista, dimostra che l'abitudine degli internauti di utilizzare un linguaggio ridotto per comunicare in tempo reale non non influiscono sulla performance linguistica quando si tratta di testi scritti, si limitano a distinguere la “situazione contestuale” in cui sono inseriti, tenendo conto del profilo degli interlocutori coinvolti nell'azione.
Questa pratica non è esclusiva solo di Internet, ma anche dell'uso dei telefoni cellulari responsabili dell'invio di messaggi come gli SMS. sms dall'inglese (Short Message Service), dove la sigla significa economia linguistica e anche finanziaria.
I tempi sono diversi ma le tecniche e i metodi sono gli stessi.