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Luís Vaz de Camões nacque nel 1525 a Coimbra, in Portogallo, e detiene il titolo di più grande poeta portoghese di tutti i tempi. Da giovane si arruolò nell'esercito della corona portoghese.
Nel 1547 affrontò la sua prima sfida nella guerra contro i Ceuta, combattuta in Marocco. Durante la battaglia, viene colpito all'occhio destro e si ritrova con un occhio. Queste lotte finirono per lui nel 1552.
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Tornato in Portogallo, cominciò a vivere tra le taverne popolari di Lisbona e le feste sofisticate e lussuose della nobiltà. Il ritorno alle missioni militari avvenne nel 1553, con un mandato da eseguire nelle Indie, e nel 1556, in Cina.
Il capolavoro di Camões, “Le Lusiada”, aveva cominciato a essere scritto in quel momento. I lavori furono avviati nel 1572, con l'appoggio del monarca D. Sebastião.
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Camões è il più grande poeta rinascimentale portoghese. In “Os Lusíadas”, c'è un'unione di elementi epici e lirici e mette in risalto l'umanesimo e le spedizioni oltremare, racconta momenti della storia del Portogallo, riunisce la storia portoghese e rivela le sfide dei navigatori.
L'opera presenta brani che si separano dal tema centrale, cosa nuova per l'epoca. L'episodio che più risalta è l'assassinio di Inês de Castro, nel 1355, da parte dei ministri del re D. Afonso IV di Borgogna, padre di D. Pedro, suo amante.
Le sue poesie sono piene anche di situazioni amorose e di problemi esistenziali degli esseri umani. Si ispirò e cercò sostegno nelle canzoni popolari e medievali.
Camões richiama l'attenzione sulla perfezione geometrica dell'opera, composta praticamente interamente da sonetti e redondilha. In termini letterari, in “Os Lusíadas” avrebbe trovato la perfezione e sarebbe entrato nel luogo separato dai geni dell’umanità.
Luís Vaz de Camões morì a Lisbona, in Portogallo, il 10 giugno 1580. Nonostante la straordinaria influenza a Corte, Camões morì in povertà.