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Russia – Rivoluzione d’Ottobre
Durante la Terza Conferenza panrussa dei comitati di fabbrica, la maggioranza dei soviet si dimostrò completamente schierata con le idee di Lenin e credeva di dover prendere il potere.
Il 25 ottobre 1917 Pietrogrado, allora sovietico, promosse un'insurrezione organizzata dal suo Comitato militare rivoluzionario. Questa rivolta ebbe successo e così Lenin iniziò a comandare il governo dei commissari del popolo. Pertanto, il partito bolscevico iniziò a controllare il processo di trasformazione del paese.
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Questo nuovo governo aprì le porte ai movimenti indipendentisti nell’ex Russia zarista.
In Finlandia e Ucraina i movimenti indipendentisti si sono intensificati. Non avendo alcun interesse per ulteriori lotte, i leader bolscevichi cedettero alle pressioni delle nazioni dissidenti e si dedicarono alla risoluzione dei problemi che affliggevano il paese.
Ben presto il governo bolscevico emanò decreti sulla pace, sulla distribuzione delle terre, sui limiti dei media e sui diritti della popolazione civile e militare.
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In questo modo il potere politico dei soviet divenne noto e con il Congresso panrusso venne ratificato, poiché cercava di garantire il diritto di partecipazione popolare, attraverso il Consiglio esecutivo e il Consiglio dei commissari del popolo, favorendo il Trattato di Brest-Litovski per porre fine alla Prima Guerra Mondiale.
Guerra civile tra rivoluzionari e antisocialisti
I paesi alleati dominavano un quarto della popolazione e delle terre fertili della Russia. Inoltre, iniziò a scoppiare una guerra civile contro i bolscevichi. Le truppe straniere e i settori borghesi e conservatori russi iniziarono a sostenere l'opposizione militare alla dittatura operaia.
Così iniziò una terribile guerra civile tra i cosiddetti eserciti rossi (rivoluzionari) e bianchi (antisocialisti). Alla fine vinse l’esercito bianco, sostenitore del nuovo governo bolscevico.
Il nuovo governo rivoluzionario aveva condizioni maggiori e più favorevoli per affrontare dure battaglie sia sul piano sociale che su quello economico.
Nel 1918, nuove leggi intendevano adottare misure in relazione al lavoro, ai salari e alle condizioni di vita dei lavoratori.
Il sistema giudiziario venne riformulato, con condanne a cinque anni di reclusione e in carcere i detenuti venivano recuperati frequentando le scuole.
La Rivoluzione d’Ottobre ha aperto la strada alla ripresa della Russia. Le nuove misure del governo hanno portato alla riorganizzazione di un Paese nuovo, capace di trasformare la sua realtà.