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È un'arte marziale creata dal generale sudcoreano Choi Hong Hi, l'11 aprile 1955. È diventata uno sport olimpico da esibizione alle Olimpiadi di Seul (1988). Nel 2000 (Giochi Olimpici di Sydney, Australia), è diventato uno sport olimpico ufficiale.
Nel 2012, ai Giochi Olimpici di Londra, si gareggiavano in 4 categorie (maschile e femminile): pesi mosca, leggeri, medi e massimi.
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La parola taekwondo in coreano significa il percorso dei piedi e delle mani attraverso la mente.
Ha, come tutte le arti marziali, una filosofia che consiste in: valorizzare la perseveranza; integrità; di autocontrollo; cortesia; di rispetto e lealtà.
Il Taekwondo è stato introdotto in Brasile nel 1970 dal maestro Sang Min Cho.
Chi pratica questo sport utilizza dispositivi di protezione che hanno lo scopo di proteggere da possibili lesioni conseguenti a colpi, principalmente alla testa, al torace, alla regione genitale e alle gambe. L'abbigliamento è il dobok, generalmente bianco.
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Il Taekwondo ha gradi, che corrispondono a geup e dans, conseguiti in base alla fase tecnica del combattente. Ad ogni geup corrisponde una cintura colorata legata intorno alla vita.
Un combattimento tra cinture nere si svolge in 3 round da 3 minuti ciascuno. Per i praticanti della cintura colorata, il combattimento dura da 2 a 3 round, 3 minuti ciascuno.
Proprio come le altre arti marziali, ha alcune regole, che sono:
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Non puoi afferrare, dare un pugno in faccia, colpire sotto la linea di cintura o spingere un avversario (se ciò accade, i punti verranno persi);
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Vince chi riesce a provocare un knockout (la caduta dell'avversario senza che questi possa continuare il combattimento). Se ciò non avviene entro la fine del combattimento, vince chi ottiene più punti, ottenuti a colpi.
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Il colpo corrispondente al calcio alla testa è consentito per i combattimenti in cui entrambi i praticanti siano cinture nere.